Edoardo De Angelis al Concertone del 1° maggio canta i 40 anni di Lella

Edoardo De Angelis al Concertone del 1° maggio canta i 40 anni di Lella
con Neri Marcorè e tanti, tantissimi amici della musica

Ieri al tradizionale e attesissimo Concertone del 1° maggio, fra tanti straordinari ospiti, è stata la volta anche di Lella: quarant'anni e non li dimostra, era là sul palco con il suo autore Edoardo De Angelis: lo storico cantautore, fondatore insieme ad illustri colleghi di quella "scuola romana" nata negli anni settanta tra le mura del mitico Folkstudio e covata da anni di fausto fermento musicale, ha offerto la sua calda e convincente voce alla piazza la conosciutissima "Lella" (quella "ricca, la moje de Proietti er cravattaro...") che ha risuonato nell'aria, tra la gente, per le strade, tornando lì da dove era partita. Con "Nostra Signora del Golpe" poi, De Angelis ha nuovamente attinto alla sua vena popolare rivolgendo agli uomini più che al cielo, una preghiera laica, pensata anche ad uso di chi non sa pregare, e che, senza tema di blasfemia, si dichiara figlia della speranza di tutti i popoli oppressi, qualunque siano gli oppressori e i loro colori. Infine "Ramirez", che tratteggia con ritmi battenti e parole taglienti il ritratto di un capobanda latinoamericano, ponendosi al confine tra favola, realtà e misticismo.
Al fianco di De Angelis la sua storica band, riunitasi per l'occasione, composta da Marco Caronna alla chitarra acustica, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica, Marco Testoni alle percussioni, Ezio Zaccagnini alla batteria, Rocco De Rosa al piano elettrico, Guido Benigni al basso. Ospite speciale della band, chitarra al collo e voce spiegata, Neri Marcorè ha voluto condividere, dalla prima all'ultima, note e parole delle canzoni dell'amico Edoardo.
"Roma è una Signora di una certa età - ha dichiarato Edoardo De Angelis - un po' in affanno, ma sempre dalle braccia aperte e dal cuore grande e con questo 1° maggio, ce l'ha fatta: ha dato l'ennesima prova della sua magnanimità. Concertone, celebrazioni per la beatificazione di Papa Wojtyla... Canto e preghiera, in un giorno ricco di emozioni. Insomma, un momento da ricordare... La Signora ha ospitato nei suoi assolati salotti d'epoca, donne e uomini d'ogni parte del mondo, pellegrini, laici, turisti, amici della musica, lavoratori in festa, e tanti giovani che forse il lavoro ancora non ce l'hanno, ma la speranza di trovarlo sì, forte e chiara. E l'hanno cantata, l'hanno ballata. L'etica del lavoro passa anche da qui, dalla giusta festa che in sana allegria lo celebri e ne riconosca e sottolinei l'importanza e la funzione. E passa soprattutto dalla giusta festa fatta da chi dal lavoro pensa di dover essere nobilitato, gratificato e mai schiacciato, mai sfruttato".

Quarant'anni di carriera quest'anno per Edoardo De Angelis che tanto ha dato, con il suo garbo, la sua coerenza e riconoscibilità alla musica d'autore italiana. Quarant'anni segnati dall'uscita di due lavori importanti: Te la ricordi Lella: quarant'anni di storie e canzoni, un'autobiografia per i tipi di Zona Editrice sul mestiere di fare canzoni, accompagnata da un cd con ventuno dei suoi successi realizzati con sole voci e chitarre; un nuovo lavoro discografico, Sale di Sicilia, pubblicato da Rai Trade. Sale di Sicilia, realizzato da Edoardo sull'isola tanto amata, è un omaggio sentimentale e musicale al genio e al cuore delle genti di Sicilia. Tante le collaborazioni di artisti siciliani: Laura Mollica, Mario Incudine, Francesco Cafiso, Mimmo e Giacomo Cuticchio, Aida Satta Flores, Rosario Di Bella, Francesco Giunta, Francesco Buzzurro, Giuseppe Greco, Giuseppe Cusumano, e la partecipazione speciale di Andrea Camilleri e Franco Battiato. E tra i non siciliani, Valter Sivilotti e l'amico Neri Marcorè. Insieme ad Edoardo De Angelis diciamo allora: evviva la musica, il mestiere della musica, evviva il lavoro, per tutti, giusto e sicuro.